A distanza di meno di due mesi dall’adozione del Decreto del Ministero della Salute 10 dicembre 2019, n. 168, recante: “Regolamento concernente la banca dati nazionale destinata alla registrazione delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT)” il Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno ha diramato la circolare n. 2 del 31 gennaio 2020, contenente indicazioni tecnico-operative, raggiungibile al seguente link: https://dait.interno.gov.it/documenti/circ-002-servdemo-31-01-2020_1.pdf.
Il provvedimento segnala che gli Ufficiali di stato civile, soggetti alimentanti ai sensi del sopracitato art. 3, comma, 1, lett a), dovranno trasmettere entro sessanta giorni dall’attivazione della Banca dati nazionale delle DAT, al Ministero della Salute, affinché venga inserito nella Banca dati, “un elenco nominativo delle persone che hanno espresso dichiarazioni anticipate di trattamento, antecedentemente alla realizzazione della Banca dati nazionale”, cioè a partire dal 31 gennaio 2018, data di entrata in vigore della legge n. 219/2017, utilizzando un apposito modulo disponibile con il seguente link: https://dat.salute.govitimoduloDatComuniPregresso.
Entro centottanta giorni dall’attivazione della Banca dati nazionale, gli stessi soggetti di cui all’art. 3, comma 1, del D.M. 10 dicembre 2019, n. 168, dovranno trasmettere al Ministero della Salute copie delle DAT dei disponenti di cui al precedente elenco trasmesso utilizzando il modulo online disponibile all’indirizzo: https://dat.salute.gov.it/moduloDatComuni.
Le copie delle DAT, depositate prima del 1° febbraio 2020, da acquisire alla Banca dati nazionale entro il 31 luglio 2020, poiché prive di esplicito consenso del disponente, potranno, su richiesta dello stesso disponente, essere cancellate, con le modalità previste dall’informativa resa ai sensi degli articoli 13-14 del GDPR 2016/679 (General Data Protection Regulation) per il trattamento dei dati raccolti nella Banca dati nazionali per le DAT e pubblicata sul portale del Ministero della Salute. A partire dal 1° febbraio 2020, ai fini della trasmissione delle copie delle DAT alla Banca dati nazionale, dovrà essere acquisito l’esplicito consenso del disponente, al quale, pertanto, dovrà essere informato di quanto previsto dal Regolamento UE 2016/679, noto come GDPR, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali.